Vai al contenuto

L’Oltrepò Pavese nasconde un antico segreto che in pochi conoscono

Nascosto tra le dolci colline dell’Oltrepò Pavese, nel comune di Fortunago, si trova il sito archeologico di Monte Pico, un luogo che racchiude secoli di storia e che continua a svelare i segreti delle antiche popolazioni che abitarono questa affascinante area.

Questo sito, sebbene forse meno noto di altre località archeologiche, rappresenta un patrimonio inestimabile per la comprensione del passato della Lombardia e, in particolare, dell’Oltrepò Pavese.

Le prime segnalazioni della presenza di reperti archeologici a Monte Pico risalgono a diversi decenni fa, ma è solo negli ultimi anni che campagne di scavo più sistematiche hanno permesso di delineare l’importanza del sito.

Le campagne di scavo a Monte Pico, iniziate nel 2011 grazie alla collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia e alla generosa disponibilità di Luciano Tamini, proprietario dell’area, hanno portato alla luce scoperte significative.

Gli archeologi hanno portato alla luce i resti di un borgo medievale fortificato risalente al periodo pre-romano fino all’epoca romana e oltre.

Il team archeologico dell’Università Cattolica di Milano ha identificato i resti di due cinte murarie. La più esterna aveva una funzione difensiva, mentre quella interna, con un imponente ingresso monumentale, era dotata di una porta-torre risalente al periodo tra il XII e il XIII secolo.

All’interno dell’area sono emerse anche strutture di un abitato di epoca successiva post-medievale, tra cui una monumentale cisterna in laterizi, poi trasformata in ghiacciaia.

Tra i materiali recuperati punta di freccia e una lama di ascia in pietra verde del Neolitico. Inoltre sono stati rinvenuti cocci di pentolame, frammenti vitrei appartenenti a lampade a sospensione, bicchieri e monete tra cui esemplari del XV Secolo.

Il sito archeologico, situato su un’area privata, è accessibile al pubblico solo in specifiche occasioni di visita.

La valorizzazione di questo sito è fondamentale non solo per la ricerca scientifica, ma anche per promuovere il turismo culturale e la consapevolezza del patrimonio storico dell’Oltrepò Pavese.

L’auspicio è che in futuro Monte Pico possa diventare un punto di riferimento per gli appassionati di archeologia e per tutti coloro che desiderano esplorare le radici profonde di questo angolo di Lombardia.