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Cosa vedere a Lomello: leggende e miti longobardi

Il borgo di Lomello si distingue per il suo splendore architettonico, non a caso il suo complesso basilicale costituisce a ragione uno dei migliori esempi di architettura protoromanica in Europa. Il suo battistero preserva inoltre decorazioni pittoriche del periodo longobardo.

Anche dopo l’età romana, Lomello ebbe infatti un ruolo importante in epoca medievale coi Longobardi e nei secoli successivi. A questo proposito è fondamentale ricordare come la Lomellina fosse attraversata da strategiche vie di comunicazione tra la Lombardia e l’area nord-occidentale della Penisola italiana: in età romana parliamo della
celebre Via delle Gallie, nel Medioevo il riferimento non può che andare, invece, alla Via Francigena.

Inoltre, essendo una delle più antiche cittadine della Lomellina (basti pensare a Laumellum romana), non stupisce che proprio a Lomello siano ambientati innumerevoli miti e leggende.

Tra le leggende che avvolgono il borgo lomellino ne citiamo qui una in particolare, riguardante le origini della basilica, soprannominata “La chiesa del diavolo”.