Per la Commemorazione dei Defunti, è usanza decorare le tombe con crisantemi.
La loro fioritura coincide con l’autunno, rendendoli il fiore iconico di questo periodo.
Il crisantemo simboleggia insieme la vita e la morte, offrendo un promemoria del rinnovamento costante della vita: ogni fine porta con sé un nuovo inizio.
Pochi sanno che l’area pavese delimitata da Mezzanino, Casanova Lonati, Rea Po e Verrua Po è storicamente l’epicentro della coltivazione e della vendita dei crisantemi in Italia.
In particolare, a Verrua Po, i vivai dedicati a questo fiore, pur essendosi ridotti da oltre ottanta a una dozzina negli ultimi anni, testimoniano una tradizione secolare.
Si narra che questa tradizione abbia avuto inizio quando una famiglia di origini liguri, stabilitasi a Verrua Po, portò con sé alcune talee.
Il crisantemo trovò in questa pianura, vicina al Grande Fiume (il Po), l’habitat ideale: l’elevata umidità e la nebbia, elementi abbondanti in zona, si rivelarono perfette per la crescita di questo fiore che predilige la scarsa luminosità.
Una curiosità
Mentre in Italia il crisantemo è quasi esclusivamente legato al lutto e alla Commemorazione dei Defunti, il suo significato a livello internazionale è spesso l’esatto opposto.
Nel resto del mondo, il crisantemo è un fiore che celebra la gioia, la vita e la longevità.
In Giappone, ad esempio, è il fiore nazionale e simboleggia l’Imperatore e la Casa Imperiale. Inoltre, in molti Paesi del Nord Europa, è abitudine regalare i crisantemi in sostituzione delle rose in occasioni gioiose.
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