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Gambolò, terminati i lavori alla necropoli longobarda: rinvenute 27 tombe

Sono terminati dopo quasi sei mesi i lavori nel sito archeologico presso la frazione Belcreda di Gambolò.

Durante i lavori di scavo per la costruzione del metanodotto Snam è stata rinvenuta una vera e propria necropoli Longobarda composta da ben 27 tombe.

Il lavori degli archeologi in questi mesi è stato incessante e in base a quanto riferito dal direttore degli scavi Nicola Cassone alla Provincia Pavese, quella trovata è una necropoli che risale all’epoca della calata dei longobardi in Italia: “Si tratta di un clan di guerrieri riconducibili ai longobardi che durante la loro discesa in Italia portavano con sé altri clan di popolazioni alleate. I materiali trovati confermano la datazione alla fine del VI secolo”.

Il Comune di Gambolò ha fatto sapere di voler conservare questi resti all’interno del Museo Archeologico Lomellino, sito presso il Castello Litta Beccaria.

Si tratterebbe così di un altro tesoro restituito dal territorio relativo ai Longobardi Pavia, popolo che dal 568 al 774 governò la penisola.

Pavia è stata capitale del regno longobardo e poco distante dal luogo del ritrovamento.
A Lomello, ebbe luogo il secondo matrimonio della regina Teodolinda con Agilulfo, sovrano dei longobardi tra il 591 e il 616.

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