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Giornate Fai di Primavera 2024 a Pavia a provincia: date e luoghi aperti

Sabato 23 e domenica 24 marzo 2024 tornano le Giornate FAI di Primavera.

Un fine settimana che vedrà protagonista lo straordinario patrimonio storico, artistico e naturale italiano.

Durante le prossime Giornate FAI di Primavera la Delegazione FAI Pavia e il Gruppo Giovani FAI apriranno Palazzo Mezzabarba e l’Istituto di Anatomia Normale a Pavia, il “Gesiolo” di Santa Maria a Casatico, la Chiesa di Santa Maria Assunta nel borgo di Campomorto a Siziano e il Catello di Villanova a Cassolnovo.

A tutti i visitatori è suggerito un contributo libero di partecipazione a partire da 3 euro.

Ingresso prioritario per gli iscritti FAI. In caso di affollamento le code potranno essere chiuse in anticipo.

Istituto di Anatomia Umana Normale a Pavia

Durante le Giornate si avrà l’occasione unica di visitare le aule e i laboratori dello storico Istituto di Anatomia Umana Normale, edificato intorno alla metà degli anni ’30 del secolo scorso, uno degli esempi migliori della cultura universitaria scientifica dell’epoca.

La chicca dell’apertura sarà proprio il museo; nei reperti musealizzati sono visibili i progressi dell’indagine ex vivo sugli stati fisiologici e patologici del corpo umano. Un patrimonio che testimonia l’evoluzione della disciplina e permette di capire l’importanza della scuola medica pavese nel corso del Novecento.

Agli iscritti FAI è riservato un Evento Speciale: la visita esclusiva della Biblioteca insieme alla curatrice del Museo di Anatomia, la professoressa Gabriella Cusella, al professor Giorgio Giacomo Mellerio e agli studenti della facoltà di Medicina, durante la quale sarà possibile ammirare un atlante anatomico del 1555: il “De humani corporis fabrica” di Andrea Vesalio, non un semplice libro ma una vera opera d’arte, composto da oltre seicento pagine.

Dove: Via Forlanini, 8 PAVIA

Orari: Sabato 14.00 – 18.00 (ultimo ingresso 17.00) e Domenica: 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso 17.00)

All’evento speciale potranno partecipare solo gli iscritti FAI, scrivendo una mail a pavia@faigiovani.fondoambiente.it‎. E’ previsto un contributo consigliato in loco a partire da 5 euro.

Le visite si svolgeranno DOMENICA 24 alle ore 15.00 e alle ore 16.00 e per ogni turno saranno disponibili 20 posti.

Palazzo Mezzabarba a Pavia

Palazzo Mezzabarba si trova nel cuore della città di Pavia e si affaccia sulla piazza del Municipio. Venne costruito nelle forme del barocchetto lombardo nella prima metà del ‘700 ed è oggi la sede principale del Comune di Pavia.

E’ un bene aperto al pubblico, ma durante le Giornate di Primavera sarà possibile ammirare gli splendidi dipinti settecenteschi presenti all’interno. Il percorso inizierà dalla descrizione storica e architettonica della facciata, per poi visitare il cortile, lo scalone interno, la sala della musica e alcune altre sale.

La vera chicca della visita sarà rappresentata dal magnifico salone da ballo (La sala della Musica) affrescato da Giovanni Angelo Borroni.

Inoltre, per l’occasione sarà possibile visita le Cappella SS. Quirico e Giulitta, adiacente a Palazzo Mezzabarba, ora utilizzata per celebrazioni ed eventi.

Le visite guidate saranno a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Magistrale A. Cairoli, dell’Istituto Tecnico Economico A.Bordoni e del Liceo Scientifico N.Copernico di Pavia.

Dove: P.za del Municipio, 2 PAVIA

Orari: Orari: Sabato 14.00 – 18.00 (ultimo ingresso 17.00) e Domenica: 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso 17.00)

Il “Gesiolo” di Santa Maria a Casatico

Il “Gesiolo” di Santa Maria a Casatico è un piccolo edificio immerso nella campagna, che racchiude al suo interno uno straordinario ciclo di affreschi.

Un piccolo oratorio venne costruito nell’XI secolo per voto da Boschino Mantegazza, che fece edificare anche una chiesa, un convento e un ospizio per i pellegrini nel borgo di Campomorto, anch’esso aperto durante le Giornate.

Agli inizi del 1500 al posto dell’oratorio venne costruita un’ampia chiesa completamente affrescata, della quale oggi rimangono gli splendidi affreschi dell’abside, attribuiti al Maestro dei Santi Cosma e Damiano, pittore vicino al leonardesco Bernardino Luini.

Nei secoli, per problemi di staticità, si dovette ridurre l’ampiezza della chiesa fino all’attuale struttura a pianta centrale. A lungo abbandonata, la chiesetta venne acquistata nel 1932 dalla famiglia Castelli, che provvide a lunghi lavori di restauro e tuttora se ne prende cura.

Il Gesiolo è collegato al borgo di Campomorto da una strada sterrata di circa 1 km e mezzo percorribile a piedi o in bicicletta.

Orari: Sabato 14.00 – 18.00 (ultimo ingresso 17.30) e Domenica: 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso 17.30)

Alla scoperta del Borgo e dell’Abbazia di Campomorto a Siziano

La Chiesa di Santa Maria Assunta è il cuore del borgo e fu voluta da Boschino Mantegazza, comandante dei milanesi, che la fece costruire come voto, insieme a un ospizio per i pellegrini, un monastero e un oratorio – il “Gesiolo” – che verrà anch’esso aperto durante le Giornate.

Al suo interno custodisce un’opera d’arte di grandissimo valore ma poco nota al pubblico: la grande pala a trittico in marmo di carrara voluta dai Mantegazza a fine ‘400 e posizionata nell’abside poligonale, con raffinati bassorilievi che rappresentano alcuni episodi della vita di Maria.

Le vicende storiche del borgo di Campomorto e degli illustri personaggi che lo frequentarono, come Gian Galeazzo Visconti e San Carlo Borromeo, verranno narrate lungo il percorso che si allargherà agli edifici circostanti.

Personaggi storici e vicende avvenute nei secoli all’interno del fortilizio verranno rievocati da attori e figuranti in costume della Compagnia Filodrammatica “Giovanni Mazzufferi”, che accompagnerà l’evento con brani musicali all’interno del chiostro della chiesa.

Il borgo di Campomorto è collegato al Gesiolo da una strada sterrata di circa 1 km e mezzo percorribile a piedi o in bicicletta.

Orari: Sabato 14.00 – 18.00 (ultimo ingresso 17.30) e Domenica: 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso 17.30)

Castello di Villanova a Cassolnovo

Scoprire Villanova in una giornata di primavera, tra risaie allagate, papaveri, aironi, sentieri e mura antiche può equivalere a sfogliare un manuale di storia medievale.

Una viva comunità affondava i suoi esordi fin dall’età romana a ridosso di un probabile edificio prossimo all’altare di Marte; nel Medioevo sono i Monaci Vallombrosani a scandire il trascorrere delle stagioni, mentre in epoca rinascimentale tocca agli Sforza lasciare un segno nella storia facendo di Villanova la prima tenuta europea ad inaugurare una florida coltura risicola.

Centro nevralgico della vita del piccolo borgo è l’imponente Castello: erede di una struttura di epoca tardo/antica, ne abbiamo una prima notizia documentata nell’anno 969. Nei secoli successivi il maniero passa dall’amministrazione religiosa a quella signorile, sino ad assumere l’attuale struttura in età Sforzesca.

Il percorso di visita comprenderà anche la Chiesa di S.Martino, piccolo edificio religioso che sorge sul luogo di un originario altare pagano del IV secolo dedicato al dio Marte. Al suo interno custodisce alcuni dipinti del XVII secolo e un misterioso trittico, probabilmente tardo medioevale, restaurato nei primi anni del ‘500.

Orari: Sabato 14.00 – 18.00 (ultimo ingresso 17.30) e Domenica: 10.00 – 12.00/14.00 – 18.00 (ultimo ingresso 17.30)

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