Vai al contenuto

Gli orridi di Sant’Antonino, il Grand Canyon dell’Oltrepò Pavese

Vi raccontiamo una bella gita in Oltrepò Pavese alla scoperta degli orridi di Sant’Antonino.

Si arriva al comune di Torrazza Coste e si prosegue seguendo le indicazioni (3 Km) per gli orridi di Sant Antonino (o del Monte Marcellino), un luogo suggestivo caratterizzato da burroni che finiscono a picco nel Rio Fossone.

Dal paesino di Nebbiolo, situato in cresta lungo una strada chiusa, si può ammirare una spettacolare vista dall’alto degli orridi di S. Antonino. La strada è molto stretta e a volte poco accessibile, consigliamo di percorrerla con una macchina dalle dimensioni ridotte.

Gli orridi, originati probabilmente da un disboscamento, hanno successivamente subito l’azione erosiva delle acque che ha inciso profondamente le rocce, provocando spettacolari “canyon”. Le pareti bianche di calcare e marne argillose scendono verticalmente originando anfratti dove si possono trovare rocce interessanti, minerali e addirittura fossili marini. Impossibile pensare che un tempo qua ci fosse proprio il mare.

Da non perdere

  • Chiesa parrocchiale di Pragate
  • Chiesa di Sant’Antonino
  • Oratorio Madonna delle Grazie di Montù-Mondondone

Dove mangiare

Da non perdere una pausa pranzo all’Osteria del Campanile a Torrazza Coste dove si possono gustare le migliori eccellenze del territorio. 

Itinerario a piedi degli Orridi di Sant’Antonino

E’ possibile percorrere un bel sentiero a piedi (1 ora circa) che dal cimitero di Torrazza Coste porta agli orridi, seguendo le vecchie indicazioni del sentiero nr.1 o dei Tre Campanili. 

Durante la passeggiata, consigliamo una visita ad un luogo poco conosciuto, ma molto importante per la storia del territorio: il piccolo oratorio campestre di Santa Maria del Pontasso, i cui affreschi rappresentano una delle poche opere pittoriche anteriori all’Anno Mille rimaste sul territorio.