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Nuova vita per l’Idroscalo Pavia: il progetto che fa sognare

Ci siamo quasi, è arrivato il tanto atteso Ok della commissione paesaggio  per il nuovo idroscalo.

Il progetto per rilanciarlo porta la firma dell’architetto pavese Luisa Marabelli che ci lavora da quasi tre anni. Contattata al telefono lo scorso giugno, l’architetto ci aveva raccontato come il nuovo Idroscalo vorrebbe diventare: un punto di riferimento per i pavesi sul fiume.

“Il progetto finale vorrebbe consentire ai cittadini pavesi e a chi vien a Pavia di avere un luogo privilegiato dove vivere il fiume”.

LA STORIA – Inaugurato nel 1926 l’Idroscalo Pavia doveva essere un punto di rifornimento per gli idrovolanti che percorrevano la linea Torino-Venezia-Trieste.

Il rendering per il progetto del nuovo Idroscalo Pavia

La struttura era formata da un hangar, con finestre sui tre lati, edificata su piloni in cemento armato poggianti sul greto del fiume, mentre l’attracco degli idrovolanti avveniva alla fine degli scivoli che permettevano le operazioni di sbarco e imbarco dei passeggeri, oltre all’eventuale ricovero del velivolo all’interno dell’hangar.

L’idroscalo rimase in funzione fino al 1942. Dalla fine della Seconda guerra mondiale venne usato da un privato, Carlo Saglio, e poi dalla Battellieri Colombo come rimessaggio per le barche. Dal 1981, con la morte di Saglio, l’Idroscalo venne abbandonato definitivamente.

OGGI – Il nuovo progetto che prevede 4 milioni di investimento da parte della società Idroscalo s.r.l consiste nel recupero funzionale della struttura con un ampio spazio espositivo, un ristorante: insomma una terrazza sul fiume che potrebbe attirare anche molti turisti.

Se dovesse arrivare anche il parere positivo della Sopraintendenza, i lavori di ristrutturazione potrebbero iniziare già nella primavera del 2018.

Tutti i pavesi fanno il tifo per il nuovo idroscalo!

Il rendering del progetto per il nuovo Idroscalo Pavia

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