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Pavia, si rinnova la tradizione della Madonna della Stella in Borgo

Giovedì 2 giugno 2022, alle ore 21, i remi dei barcè torneranno a bagnarsi nell’acqua del Ticino e la Madonna della Stella verrà nuovamente issata sulla tipica imbarcazione pavese, per salutare e benedire con il suo passaggio il fiume e i fedeli.

Giunti nei pressi del Ponte Coperto, le barche attraccheranno e la Madonna verrà portata a spalla fino alla chiesa e la processione riprenderà il suo cammino sulla terra attraverso il primo tratto di via Milazzo, piazzale Ghinaglia e via dei Mille. 

La Madonna della Stella è una delle statue più preziose conservate a Pavia e si trova nella chiesa Chiesa di Santa Maria in Betlem, la chiesa parrocchiale di Borgo Ticino.

Fu eretta sull’area di una preesistente chiesa d’epoca carolingia, i cui resti sono stati scoperti nei restauri del 1953. Dopo il Mille, accanto alla chiesa sorse un ospedale destinato ad ospitare i pellegrini itineranti verso la Terrasanta. E’ questo il motivo per cui, ancora nel sec. XIV, la chiesa dipendeva dal vescovo di Betlemme.

La facciata tipica romanica è decorata da un elegante intreccio di archetti e presenta il duplice cromatismo del cotto e della pietra arenaria.

Le stelle scolpite sui battenti del portone richiamano la Madonna della Stella la cui statua si trova nella prima cappella a sinistra ospitata da un ricchissimo altare marmoreo del Settecento.

La leggenda della Madonna della Stella

Sulla statua della Madonna della Stella è nata una curiosa leggenda. Si racconta di un gruppo di mercanti pavesi che, in piena estate, si trovavano a Venezia per vendere le loro merci. Pronti a fare il loro rientro a Pavia, una sera di agosto i mercanti si preparavano per seguire il percorso naturale del Po e del Ticino.

Un viaggio lungo e faticoso che avrebbe comportato ben otto giorni di navigazione per risalire la corrente. Prima della partenza una donna con un bambino in braccio, chiese un passaggio fino a Pavia, ma i marinai, per non avere problemi a bordo le negarono l’imbarco. Solo uno ”Paron Antonio” accettò di cederle la branda e di dividere con lei il cibo.

L’equipaggio affrontò la prima notte di navigazione ma all’alba, mentre tutti dormivano, uno dei rematori si rese conto di essere giunto proprio a Porta Salara.

Pavia apparve loro imbiancata di neve nonostante fosse il mese di agosto. Tutti furono svegliati dalla sorprendente notizia ma nella confusione nessuno si accorse che la donna e il bambino erano spariti.

Qualcuno però notò che la misteriosa passeggera aveva lasciato le sue orme sul manto di neve.

I marinai seguirono la luce, che portava in una chiesa del Borgo Ticino (Santa Maria in Betlem), dal portone spalancato e lì, sull’altare videro una statua della Madonna che assomigliava alla signora che avevano trasportato. Anche il bambino in braccio alla Vergine era quello della passeggera e sul petto della donna brillava una stella luminosa.

I marinai si inginocchiarono pregando ”Ave Maris Stella”, avevano viaggiato per una notte con la Madonna, guidata da una stella: la stella dei mari, ”Maris Stella”.

https://www.quatarobpavia.it/leggenda-linguacciona-borgo-ticino-pavia/

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