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La strana storia della Madonna del Broletto che veglia sui pavesi

La Madonna del Broletto è ben visibile dal finestrone che si affaccia su piazza della Vittoria.

Abbiamo avuto la fortuna di visitare il Palazzo del Broletto. La visita guidata ci ha permesso di scoprire questo storico palazzo di Pavia che risale al periodo dell’alto medievale quando era Casa del Vescovo di Pavia, adiacente ai due edifici di culto collocati nell’area dell’attuale Duomo. A partire dall’XI secolo, il luogo è diventato poi palazzo Comunale e ha preso il curioso nome di Broletto ( da brolo piccola piazza interna, nella quale si svolgeva anche un mercato).

Entrati al suo interno la sala del camino ci ha lasciato a bocca aperta per la bellezza degli affreschi e per la presenza della Madonna di piazza Grande. La statua, negli anni fu chiamata anche la Madonna del Popolo, perché si trovava sul Palazzo Comunale e in dialetto pavese la ‘Madonna dal pum’ della mela, perché in realtà il globo che tiene in mano fu confuso per una mela oppure fu chiamata anche Madonna del Rosario.

La storia della Madonna di piazza grande

La Madonna di Piazza Grande è tornata al Broletto nel dicembre del 2002 ma la sua storia parte da lontano. Esattamente dal 1600 quando alcuni artigiani pavesi avevano deciso di consacrare una statua alla Vergine a protezione della piazza.

La prima statua fu in legno ma non durò molto. Fu il Maestro Pietro Lobbia a costruire l’attuale statua con una particolare tecnica di sovrapposizione di vari materiali, tra cui la sabbia del Ticino. La Madonna rimase sulla loggia superiore del Broletto fino all’ottobre 1872 quando venne trasferita nella cripta del Duomo.

Il culto per la statua fu sempre molto vivo, nel mese di maggio si facevano delle vere e proprie processioni e si accendevano delle candele. Così tanta gente veniva a pregare davanti alla statua che si generavano dei piccoli incendi, inoltre, per un certo periodo ci fu anche l’indulgenza del Papa e le folle divennero ancora più numerose: con un certo numero di Ave Maria si poteva avere l’indulgenza.

Si dice che le erbivendole della Piazza provvedevano ad ogni spesa per illuminazione e manutenzione dell’Altare.

Lì ci rimase sino a quando una professoressa, docente di lingua inglese nella vicina scuola “Casorati”, ospitata all’epoca nel Broletto, cominciò ad interessarsene.

La prof. Anna Maria Garofoli per prima cosa commissionò uno studio ai suoi studenti dal quale emerse che  la statua della Madonna era stata creata per il Broletto e per tre secoli aveva dominato la piazza. Comincia così, semplicemente, l’avventura per il ritorno della Madonna di Piazza Grande sul Broletto.

Nel 1991 inizia il restauro della statua che purtroppo la professoressa Garofali non riuscì a vedere a causa della sua morte prematura.

Il restauro, finanziato dai cittadini, restituì a Pavia una Madonna originale di grande bellezza.
Nel 2002 trova posto nella sua originaria collocazione al Broletto da dove protegge tutta la comunità pavese.

La Madonna nella Sala del Camino del Broletto