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La donna che ”illuminò” Pavia con le sue riforme

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ricordiamo Maria Teresa D’Austria che ebbe un ruolo fondamentale nel processo di rinnovamento dell’Università di Pavia e fondò la Biblioteca universitaria.

Chi era Maria Teresa d’Austria?

Figlia di Carlo VI, Maria Teresa d’Austria fu riconosciuta regina di Ungheria e Boemia ed arciduchessa d’Austria nel 1748 dopo un’aspra guerra e divenne imperatrice solo quando fece eleggere, nel 1745, suo marito, Francesco III Duca di Lorena.

Maria Teresa fu una “sovrana illuminata” come dimostrano le numerose riforme che attuò nell’Impero Asburgico durante il suo regno, che si distinse per un’eccezionale stagione scientifica e culturale.

Perché fu così importante per Pavia?

Al suo progetto di riforma del sistema d’istruzione pubblica e universitaria si deve il totale rinnovamento dell’Università pavese e la fondazione, nella seconda metà del XVIII secolo, della Biblioteca Universitaria.

La Biblioteca, voluta da Maria Teresa D’Austria ha una netta vocazione per le materie scientifiche e contiene  600mila volumi che spaziano dall’anatomia alla botanica, dalla chimica alle altre scienze come la matematica e la fisica.

L’Università di Pavia divenne poi una delle migliori d’Europa, annoverando accademici come il fisico Alessandro Volta, gli anatomisti Antonio Scarpa e Lazzaro Spallanzani, il naturalista Giovanni Antonio Scopoli, il matematico Lorenzo Mascheroni e dove, inoltre, nel 1777, si laureò Maria Pellegrina Amoretti, la prima donna laureata in Giurisprudenza d’Italia.

Nell’ambito delle riforme asburgiche, Maria Teresa d’Austria istituì nel 1773 l’Orto Botanico dell’Università di Pavia, il più antico della Lombardia. 

Oltre all’Università, risale al periodo teresiano il Teatro Fraschini che, inaugurato pochi anni prima della Scala, ne costituì un modello di riferimento.

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