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Non è Milano la capitale dei Navigli, il vero primato spetta a Pavia con la sua conca da record!

Il Naviglio Pavese, il canale che collega la Darsena di Milano con il fiume Ticino a Pavia, è un vero e proprio museo a cielo aperto dell’ingegneria idraulica.

Un’opera monumentale, completata nel 1819 sotto l’Impero Austriaco, che ha permesso per secoli la navigazione tra le due città, superando un dislivello di oltre 50 metri.

Il segreto di questo successo risiede nelle sue conche di navigazione, strutture ingegnose che meritano di essere riscoperte.

Come funzionano le conche del Naviglio

Una conca di navigazione, o “chiusa“, è un sistema idraulico che permette alle imbarcazioni di superare un salto di livello in un corso d’acqua. Il suo funzionamento si basa su un principio semplice ma geniale, quello dei vasi comunicanti.

Immaginate una grande vasca con due porte, una a monte e una a valle.

Se una barca deve salire, entra nella conca quando il livello dell’acqua è uguale a quello del tratto a valle. La porta a valle viene chiusa e, aprendo delle valvole, l’acqua del tronco a monte viene fatta entrare nella vasca, che si riempie gradualmente. L’imbarcazione si solleva insieme al livello dell’acqua fino a raggiungere quello del tratto a monte.

A quel punto, la porta a monte si apre e la barca può proseguire il suo viaggio. Per scendere, il processo si inverte, svuotando la conca fino al livello inferiore.

Tutto questo avviene per gravità, senza l’ausilio di pompe, sfruttando la sola forza dell’acqua.

Un’opera monumentale: 14 conche per un dislivello di 56 metri

Lungo i circa 33 chilometri del Naviglio Pavese si incontrano ben 14 conche, di cui due “biconche” o doppie (la Biconca della Botanica e quella di Porta Garibaldi a Pavia), che superano dislivelli maggiori. Partendo da Milano, la prima conca che si incontra è la Conchetta, oggi restaurata e ancora visibile.

Procedendo verso sud, si incontrano in successione la Conca Fallata (con un salto di ben 4,65 metri), la conca di Rozzano, quella di Casarile e molte altre, fino ad arrivare a Pavia. Qui, l’ingegneria raggiunge il suo apice con il cosiddetto “Castello di Conche“, un complesso monumentale che un tempo era considerato l’opera idraulica più importante d’Europa.

Inizialmente il canale ebbe anche una funzione di trasporto delle merci e restò in attività dal 1880 al 1936. Oggi mantiene solamente la funzione di irrigazione per i vicini campi coltivati.

Le Conche sono state veramente inventate da Leonardo da Vinci?

La storia delle conche lombarde è legata a doppio filo al genio di Leonardo da Vinci.

Fu lui, durante il suo soggiorno a Milano al servizio di Ludovico il Moro, a perfezionare il sistema delle conche, ideando le porte a vento, ovvero le porte a battente che ancora oggi possiamo ammirare in alcune chiuse, come la Conchetta.

Il sistema delle conche è stato perfezionato da Leonardo da Vinci, ma non è una sua invenzione.