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Morimondo, il borgo da sogno a pochi chilometri da Pavia

Durante le belle giornate vale sicuramente la pena fare una gita a Morimondo che si trova a circa 30 km da Pavia.

Il piccolo paese di Morimondo conta 400 abitanti: ci troviamo nel cuore del parco regionale della Valle del Ticino, nel tratto da Abbiategrasso alla Zelata. Una zona che conserva la sua vocazione agricola: ovunque, cascine con orti o terreni coltivati a riso, carne e latte a km zero.

La storia

L’abbazia di Morimondo è una delle più belle e meglio conservate della Lombardia.

Venne fondata nel 1136, da un gruppo di monaci provenienti dal monastero francese di Morimond che scelsero il luogo sia per via della sua posizione elevata rispetto alla valle che per la ricchezza delle acque e la fertilità del territorio.

La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo. Rispecchia il disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l’austerità e la povertà della vita dei monaci.

L’esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi. La facciata presenta un taglio a capanna; il portale è preceduto da un pronao (porticato posto davanti alla chiesa) aggiunto nel 1736.

La facciata con il rosone centrale e le bifore la rendono particolarmente armoniosa. Interessante l’interno di forma basilicale, a 3 navate su pilastri con volte a crociera. Degno di nota il coro, commissionato dai monaci di Settimo Fiorentino, stabilitisi a Morimondo nel 1490, all’intagliatore abbiatense Francesco Giramo, che lo concluse nel 1522, si compone di 70 stalli divisi in 2 ordini, l’acquasantiera del 1300 e la Madonna de Luini del 1500.

L’abbazia di Morimondo, a differenza degli edifici cistercensi tradizionali e benedettini in genere che sono costruiti in piano, è costruita su più livelli. Infatti si trova edificata su un avvallamento, per cui presenta complessivamente quattro livelli che ben si individuano sul lato orientale.

Del complesso abbaziale costruito nel 12mo e nel 13mo secolo sono oggi visitabili il chiostro, la sala capitolare, le sale di lavoro dei monaci, la sala dei fondatori, il loggiato, il refettorio, il dormitorio.

Una curiosità

Il suo nome deriva da “mora”, parola della bassa latinità che significa palude.

Il dolce tipico

Il dolce caratteristico di Morimondo è il ‘pan de mein’, un delicato dolce zuccherato che, secondo la tradizione, veniva preparato il giorno di San Giorgio (23 aprile per il calendario ambrosiano), data antica in cui si stipulavano i contratti per la fornitura di latte tra mandriani e lattai.

Quando si può visitare

Visite guidate

  • tutti i sabati 
    15:30 solo su prenotazione
  • tutte le domeniche 
    11:00 e 15:30 solo su prenotazione

Visite chiostro
(Biglietti all’Infopoint di via Roma3)

  • lunedì alle 11.30 e 15:00
  • martedì alle 11:30 e 15:00
  • mercoledì alle 11:30 e 15:00
  • venerdì alle 11:30 e 15:00
  • sabato alle 11:30 e 12:30

Le visite si effettuano in gruppi, solo su prenotazione e scrivendo a fondazione@abbaziamorimondo.it oppure chiamando lo +39 0294961919.

Orari consultabili sul Sito Ufficiale.

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