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Palazzo Vistarino a Pavia, importante esempio del barocchetto lombardo

Palazzo Bellisomi-Vistarino è una residenza nobiliare di origine settecentesca, situata in pieno centro a Pavia, a pochi passi dalla Basilica di San Michele.

Gaetano Annibale Bellisomi, aristocratico pavese, intorno alla metà del Settecento, affidò la costruzione  della residenza all’architetto milanese Francesco Croce. Nell’Ottocento, i Conti di Vistarino acquistarono l’edifico e lo rinnovarono significativamente, determinando quella sovrapposizione di stili, che costituiscono una delle peculiarità del palazzo.

Dopo un significativo restauro, terminato nel 2013, il palazzo è oggi sede della Fondazione universitaria Alma Mater Ticinensis e si organizzano corsi, conferenze e mostre. Il palazzo è aperto al pubblico solo in determinate occasioni o durante le giornate del Fai e merita sicuramente una visita.

Su una superficie di 5600 mq., pavimenti in mosaico, porte in legno intarsiato e scenografici lampadari arricchiscono lussuose sale un tempo dedicate a varie attività. Da segnalare, al primo piano, la sala della Marchesa, a pianta ottagonale, con decorazioni che richiamano le stagioni e la sala della Musica con una balconata destinata ai piccoli gruppi orchestrali.

Al suo interno si trova anche una biblioteca, intitolata al Petrarca, che contiene ancora i poemi che i nobili del palazzo scrivevano per allietare le loro giornate e, al quarto piano, è stata di recente ultimata una foresteria con stanze per docenti e ragazzi.

Una curiosità
Negli anni 60, nei cortili di Palazzo Vistarino a Pavia, c’era il Corsino Park, storico dancing estivo pavese, che ritroviamo anche in una canzone dei Fio dla Nebia, chiamata appunto “Corsino Park”.

La balera del Corsino Park (Fonte Foto Archivio Chiolini)

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