Nel cuore dell’Oltrepò Pavese, incastonata tra le colline del comune di Rocca Susella, sorge la suggestiva Pieve Romanica di San Zaccaria, un monumento che racchiude secoli di storia.
La sua vicenda è un affascinante esempio di come la storia, l’arte e persino l’uso agricolo si siano intrecciati nel patrimonio ecclesiastico italiano.
Documentata per la prima volta nel XII secolo e probabilmente costruita in quel periodo, questa chiesa a tre navate funse da influente “Capo-Pieve” con giurisdizione spirituale e amministrativa su numerose parrocchie fino al Settecento.
La facciata, con il suo caratteristico disegno a salienti, è impreziosita da una bicromia data dall’alternanza di fasce in arenaria e laterizi, un segno distintivo del Romanico lombardo. Ma, è all’interno che la Pieve rivela alcuni dei suoi elementi più affascinanti.
Nonostante le vicissitudini subite, la struttura conserva capitelli romanici finemente scolpiti che richiamano lo stile delle chiese pavesi più importanti, come la Basilica di San Michele.
Le decorazioni non sono solo ornamentali, ma celano un profondo simbolismo medievale: si possono osservare scene di lotta tra il bene e il male, spesso raffiguranti l’anima del giusto strappata al demonio da figure angeliche, o figure mitologiche come sirene.
Una doppia vita: da chiesa a cascinale
La storia della Pieve subisce una drammatica svolta nell’Ottocento.
Con il mutare delle necessità ecclesiastiche, l’edificio venne in gran parte sconsacrato e, incredibilmente, trasformato in cascinale agricolo.
Per anni, la struttura visse una “doppia vita”: mentre una piccola cappella interna continuava a ospitare la funzione religiosa, il resto della navata centrale fu utilizzato come magazzino.
Questo uso improprio, sebbene abbia causato degrado, ha anche, in un certo senso, protetto le mura dal completo abbandono.
Grazie a successivi e mirati interventi di restauro, la Pieve di San Zaccaria è stata restituita alla sua dignità monumentale.
Quando si può visitare
Purtroppo la pieve è aperta solo in rare occasioni, matrimoni o funerali.
Fonte Immagine: Depositphotos

