A pochi passi da Piazza Vittoria, Pavia custodisce un angolo intriso di storia e affetto popolare: i celebri portici noti ai pavesi come la “Varesina”.
Situati all’inizio di Corso Cavour, proprio sotto l’imponente Palazzo Castelli, questi portici rappresentano da generazioni un vero e proprio punto di riferimento e ritrovo.
“Ci troviamo sotto i portici della Varesina”, oppure in dialetto “Suta la Varesina”, questa frase risuona familiare a chiunque abbia vissuto la città.
Ma qual è l’origine di un nome così particolare? Il motivo è legato a un pezzo di storia commerciale pavese. I meno giovani ricorderanno certamente la presenza, negli anni ’50 e ’60, di un rinomato negozio di scarpe chiamato “La Varesina”.
Fu proprio questo storico esercizio commerciale a imprimere indelebilmente il suo nome a questi iconici portici.
Oltre alla celebre calzoleria, la “Varesina” era un crocevia di attività e memorie.
Come dimenticare il raffinato negozio Pesci, un tempo situato dove oggi sorge Stradivarius? Era un vero gioiello, un negozio di articoli per la casa all’avanguardia per l’epoca, che offriva oggetti di design e tendenza.
E per gli amanti della musica, i portici erano la tappa obbligata per l’acquisto di vinili, grazie a Nicola, uno dei più famosi negozi di dischi di Pavia.
Chissà se i giovani di oggi continuano a chiamarli con questo nome, un nome che, di generazione in generazione, si tramanda come un piccolo segreto cittadino.