La storia del Titanic è nota a tutti, anche grazie all’indimenticabile film di James Cameron con Leonardo DiCaprio e Kate Winslet, che con Jack e Rose ci hanno fatto versare un mare di lacrime.
Ciò che forse non tutti sanno, e che abbiamo scoperto grazie a una nostra attenta lettrice, è che nella tragica e leggendaria storia del Titanic emerge un sorprendente legame con il territorio pavese: quello di Luigi Gatti, un uomo che portava con sé un pezzo dell’Oltrepò Pavese.
Originario di Montalto Pavese, Gatti non era un semplice passeggero, ma il visionario direttore e gestore del ristorante à la carte più esclusivo e lussuoso a bordo del transatlantico.
Nel 1887, lasciò la sua casetta di Montalto per seguire un sogno. Raggiunse Londra e aprì due ristoranti di prestigio, il “Gatti’s Adelphi” e il “Gatti’s Strand”.
Fu proprio questa reputazione a portarlo ad essere scelto dalla White Star Line per un incarico di eccezionale prestigio: la gestione del ristorante di prima classe del Titanic, il Ritz. Qui, i passeggeri più facoltosi cercavano un’esperienza gastronomica ancora più esclusiva rispetto a quella offerta dalla sala da pranzo principale.
Gatti non si limitò a dirigere; portò con sé una squadra di talentuosi cuochi, camerieri e personale di sala, molti dei quali italiani, plasmando un’offerta culinaria all’avanguardia che avrebbe deliziato i palati più esigenti.
Si dice che fu lui a dettare le condizioni per accettare l’incarico, inclusa la piena autonomia nella scelta del menu, a testimonianza del suo indiscusso prestigio.
Ma il destino, come sappiamo, aveva in serbo una tragica fine per il “sogno” del Titanic.
La notte del 14 aprile 1912, quando la nave si scontrò con l’iceberg, Luigi Gatti, come molti altri membri dell’equipaggio e passeggeri, affrontò la sua sorte. Secondo alcune testimonianze, rimase nel suo ristorante fino all’ultimo, garantendo assistenza e dignità ai presenti.
Il corpo di Gatti fu poi recuperato nelle acque gelide del mare dell’Oceano Atlantico, insieme alle altre 1518 vittime di quel naufragio.
A Montalto Pavese e in tutta la provincia di Pavia, Gatti è ricordato con orgoglio, un figlio della terra che ha raggiunto l’apice nel suo campo, portando l’eccellenza italiana sui mari del mondo.
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