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La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, fa tappa a Pavia al Borromeo

L’Almo Collegio Borromeo ospita anche quest’anno, dal 22 al 24 giugno 2022, la tappa pavese della Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi. “Omissioni” è il tema della 23esima edizione del festival itinerante, con oltre 60 appuntamenti in 20 città e con oltre 150 ospiti italiani e internazionali.

Il 22 giugno alle 21, prenderà il via la serata dedicata a “Guerre e omissioni”, con le letture di Joby Warrick (Premio Pulitzer 1996 e 2016), Catherine Belton (Premio Magnitsky 2021) e Ferruccio De Bortoli, a cui seguirà l’anteprima assoluta di Bandiere Nere, melologo per attore e pianoforte di Fabio Vacchi tratto dal libro Bandiere Nere di Joby Warrick con la voce narrante di Agnese Nano. Erick Bertsch al pianoforte e immagini di Theo Volpatti. Introduce Elisabetta Sgarbi.

Giovedì 23 giugno, una serata ricca di ospiti straordinari che si confrontano sul tema “Omissioni”: Leila Slimani, Elizabeth Day, Lucrezia Lerro, tre scrittrici di diverse nazionalità e latitudini culturali, e Paolo Fresu con Dino Rubino.

Il 24 giugno appuntamento con il linguista Noam Chomsky in dialogo con Andrea Moro. A seguire, lo spettacolo di Sonia Bergamasco, “Il quaderno di Sonia”.

“La Milanesiana – sottolinea il rettore Alberto Lollifa tappa a Pavia nel Collegio Borromeo con un tema che pedagogicamente ci stimola moltissimo: omissioni. Mi piace pensare che questo concetto non indichi solo negativamente ciò che abbiamo tralasciato pur dovendolo fare, ma qualcosa di più profondo. In un mondo che non tace mai, in cui tutti ci sentiamo interpellati e quasi in obbligo su qualsiasi cosa, omettere non è più solo una mancanza o un peccato. È una virtù. Quella di saper tacere e pensare e riflettere. Mi auguro che Milanesiana ci aiuti in questo, ci stimoli a ponderare il presente così rumoroso”.

“La Milanesiana torna a Pavia, nella splendida cornice del cortile del Collegio Borromeo con un programma che esprime l’essenza dell’evento – spiega Elisabetta Sgarbi -. Il collegio sarà un crocevia di grandi scrittori provenienti da latitudini molto diverse e il cortile sarà anche Teatro di intrecci inediti e sorprendenti nel segno del dialogo tra le arti.”

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