Vai al contenuto

Premiato il Passito di Soriasco, l’eccezione in Oltrepò che sorprende

Durante l’ultima edizione dell’Autunno Pavese, abbiamo assaggiato un Passito prodotto in Oltrepò che ci ha letteralmente conquistato.

Stiamo parlando del Passito di Soriasco della Tenuta Riccardi, storica azienda vitivinicola presente in Valle Versa da più di cent’anni. Questa zona è rinomata per la qualità dei suoi vini e la tenuta gode di una posizione privilegiata.

Ci sono tracce della produzione di Passito su queste colline già nell’800. Sembra infatti che a Soriasco venisse prodotto quello che ai tempi veniva chiamato “vino detto santo, realizzato con uve scelte appassite” (citato da Goffredo Casalis nel “Dizionario Geografico”).

Nel 2015 la famiglia Riccardi, al momento alla sua quarta generazione, ha deciso di riprenderne la produzione. Il Passito è realizzato con 100% Moscato ed è un vino che richiama alla mente e agli occhi i colori e i sapori di Pantelleria.

E qui la domanda sorge spontanea. Cos’ha di diverso rispetto al Passito di Pantelleria?

La differenza principale sta nei tempi di appassimento che in Oltrepò sono molto più lunghi rispetto all’isola pantesca perché non c’è il clima secco e caldo del sud Italia. All’assaggio il Passito prodotto in Oltrepò risulta più fresco e meno sapido di quello prodotto vicino al mare.

Recentemente il Passito di Soriasco ha ottenuto un importante riconoscimento al Concours Mondial de Bruxelles. L’annata 2021 ha conquistato la giuria del concorso, composta da esperti del settore e professionisti selezionati, aggiudicandosi la Medaglia d’Argento nella categoria “Vini dolci”.

Attualmente la produzione è limitata, circa 500 bottiglie, ma vale la pena fare un salto alla Tenuta Riccardi per una degustazione e aggiungere nella propria cantina una di queste bottiglie prestigiose.