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Milano omaggia il musicista pavese Guido Farina con un concerto speciale

Nell’Italia musicale del Novecento un posto di particolare rilievo è occupato dalla figura del pavese Guido Farina (1903 – 1999).

”E’ stato un musicista, compositore e didatta dalla personalità ricca e sfaccettata – spiega la musicologa Marina Vaccarini Gallarani –  La sua indole mischiava arguzia e ironia a una sottile malinconia tutta pavese. E queste caratteristiche, unite a un profondo rispetto per la tradizione, emergono di prepotenza in tutta la sua musica”.

La biografia del Maestro racconta che, dopo i primi studi musicali condotti a Pavia con Franco Vittadini e Luigi Picchi, Farina si iscrisse al Conservatorio di Milano diplomandosi in Composizione, Pianoforte e Musica Corale. All’intensa attività di didatta, direttore d’orchestra e animatore culturale a Pavia e a Milano iniziata a metà degli anni Venti si affiancarono i primi lavori cameristici e corali.

L’esordio nel mondo del teatro avvenne con l’opera comica “La dodicesima notte” da Shakespeare, rappresentata la prima volta al Teatro Filodrammatici di Milano nel 1929 cui seguiranno “Tempo di Carnevale”, “La finta ammalata” e infine, negli anni ’50, “Il bugiardo”, rimasta incompiuta.

Altro genere particolarmente consono alla sensibilità di Farina è stato quello della lirica da camera per canto e pianoforte. Vasta è la sua produzione sia su poesie di autori del Novecento, che su testi più antichi o popolareschi e dialettali.

Nè si deve dimenticare l’interesse Farina per la fisarmonica, sagacemente definita «il dialetto della musica nel mondo»: per questo strumento compone e pubblica numerose pagine. Una grossa parte della vita del Maestro è stata spesa nell’attività didattica, prima all’Istituto musicale di Pavia, poi a Bolzano e Milano.

Frutto di questa lunga esperienza sul campo è una ricca serie di opere didattiche tuttora adottate nei Conservatori. Questa stessa vocazione didattica si svela anche nella sua vasta opera per pianoforte, in larga parte dedicata al mondo dell’infanzia.

Guido Farina, «un umanista che ha fatto della musica la ragione del suo esistere» (Mino Milani) si è spento nella sua bella casa pavese il 10 dicembre 1999.

E per ricordare i vent’anni da quel giorno, il centro studi e ricerche sulla musica del ‘900 “NoMus” di Milano organizza un omaggio in musica al Museo del Novecento, in Piazza Duomo. L’evento sarà presentato da Maria Cecilia Farina e Marina Vaccarini, musiche del Maestro eseguite da Giovanna Polacco al violino e da Alfonso Alberti al pianoforte. 

DOVE | QUANDO

Sala Fontana, Museo del Novecento, in Piazza Duomo | Martedì 10 dicembre alle 17

BIGLIETTI

Ingresso libero

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