Il 2 giugno 2025 si terrà la 72ª edizione del Raid Pavia Venezia, la maratona motonautica in acque interne più lunga del mondo.
Saranno quasi 100 i mezzi che prenderanno il via da Pavia , a conferma dell’interesse crescente verso il Raid da parte di piloti professionisti, appassionati e team provenienti da tutta Italia e dall’estero.
Quattordici gli equipaggi stranieri, provenienti da Emirati Arabi, Austria, Belgio, Germania, Malta Principato di Monaco e Svizzera.
Una ricchezza di partecipanti che rende questo evento non solo una gara di velocità, ma un vero spettacolo sull’acqua, aperto a professionisti e appassionati con mezzi molto diversi, uniti dalla stessa passione per il fiume e la Motonautica.
Uno degli aspetti più affascinanti del Raid Pavia Venezia è la grande varietà di mezzi che possono partecipare.
Non si tratta solo di barche da corsa; il regolamento ammette tantissimi tipi di imbarcazioni, purché siano in grado di viaggiare ad almeno 60 km/h: catamarani monoposto e biposto, barche sportive con motori potenti, ma anche imbarcazioni da diporto di dimensioni contenute, moto d’acqua e persino sciatori nautici e idroscivolanti con elica aerea.
La classifica generale e le classifiche per classi saranno definite sulla base della somma dei tempi di percorrenza dei concorrenti, regolarmente arrivati a Brondolo, dei tratti cronometrati.
Un viaggio epico lungo 414 km
Il Raid Pavia Venezia è molto più di una gara: è un viaggio nella storia della Motonautica, un racconto vivo che da 96 anni attraversa fiumi, territori e generazioni. Un evento che ha saputo conservare nel tempo la propria anima pionieristica, diventando un simbolo della passione per il fiume e dello spirito d’avventura.
Dal 1929 a oggi, il Raid ha visto sfidarsi campioni leggendari come Dino Zantelli, vincitore di otto edizioni e detentore del record ancora imbattuto, Renato Molinari, Fabio Buzzi e Antonio Petrobelli, ma anche protagonisti di altri mondi, attratti dal fascino unico della sfida: Andrea Bonomi, Adriano Panatta, Alessandro Benetton, Clay Regazzoni, Christian Ghedina e Thierry Sabine, ideatore ed organizzatore della Parigi-Dakar.
A rendere speciale il Raid è la sua capacità di parlare a tutti: molti partecipano non per l’ambizione di vincere, non per la pura sfida alla velocità, ma solo per il gusto di esserci, per poter dire “io c’ero”, per vivere un’esperienza fuori dall’ordinario.