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Sant’Agostino e Pavia, 4 segreti svelati (e un Papa Agostiniano a sorpresa)

Sant’Agostino d’Ippona, gigante del pensiero cristiano e filosofo di fama mondiale, è una figura che risuona nei secoli.

Ma il suo legame con Pavia, città lombarda ricca di storia, va ben oltre la semplice presenza delle sue spoglie.

Se pensi di sapere tutto sul Santo e sulla città che ne custodisce i resti, preparati a scoprire quattro aneddoti e curiosità che potrebbero sorprenderti, con un’interessante connessione al presente: il nuovo Papa Leone XIV è un agostiniano, un legame che rinnova e sottolinea l’importanza del pensiero di Sant’Agostino nel mondo contemporaneo.

I resti del corpo di Sant’Agostino sono conservati a Pavia nella Basilica di San Pietro in Ciel d’Oroin uno scrigno argenteo dell’epoca di Liutprando.

Lo scrigno è posto sotto l’Arca, capolavoro marmoreo scolpito nel 1362, costituita da 95 statue e cinquanta bassorilievi divisi in vari registri viene raccontata la vita del santo.

Il racconto inizia dal lato corto di sinistra, con Agostino in cattedra affiancato dalle vedute di Milano e di Roma, le due città dove tenne il suo insegnamento.

Dopo la sua morte, il suo corpo fu inizialmente sepolto a Ippona (nell’attuale Algeria). Successivamente, a causa delle invasioni dei Vandali, le sue reliquie furono trasferite in Sardegna.

Nell’VIII secolo, il re longobardo Liutprando conquistò la Sardegna e fece traslare le spoglie di Sant’Agostino a Pavia, che all’epoca era un importante centro del regno longobardo.

Liutprando era un grande ammiratore di Sant’Agostino e desiderava che le sue reliquie fossero venerate nella sua capitale.

Per questo motivo, fece costruire la magnifica Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro per ospitarle degnamente.

“La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.”

I resti di Sant’Agostino

I resti furono esaminati scientificamente nel 1884 con il permesso del Papa Leone XIII e gli esperti poterono contare 225 frammenti di varia grandezza di tutte le parti del corpo, tra cui anche 21 pezzi del cranio.

Urna che contiene i resti di Sant'Agostino