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Un “gioiellino” romanico ai piedi delle colline dell’Oltrepò

La Basilica di San Marcello in Montalino si trova su di un altura che sovrasta la città di Stradella ed è un gioiello nascosto dell’Oltrepò Pavese.

Percorrendo una scalinata in sassi si raggiunge questa antica basilica del ‘300. La prima testimonianza della sua esistenza risale infatti al 1322, periodo di massimo splendore quando la chiesa era la parrocchiale del Borgo di Stradella.

Dal 1500 inizia poi un periodo di decadenza; la Basilica diventa Oratorio e viene progressivamente abbandonata. Nel 1829 passa al demanio dello Stato e successivamente è sospeso il culto e trasformata in lazzaretto per i colerosi. 

A partire dal 1893 la chiesa vede la sua rinascita e viene nominata Monumento Nazionale.

Un’imponente opera di restauro nei primi del novecento e durata più di vent’anni riporta al suo antico splendore uno dei più antichi edifici sacri ancora oggi presenti nell’Oltrepò Pavese.

La struttura è in stile romanico lombardo in cotto e arenaria e presenta una facciata a capanna con due monofore laterali. Il campanile è stato aggiunto successivamente. Provate a trovare la decorazione originale in terracotta di un uccello con un ramo fiorito nel becco, simbolo dei Malaspina forse committenti dell’opera.

L’interno è a tre navate separate da archi in cotto misto. Sui muri è possibile scorgere affreschi trecenteschi, in particolare nella volta dell’abside minore si nota la figura di un Santo Vescovo e di un Santo scalzo e benedicente, mentre in quella centrale si nota la figura della Madonna orante e un Santo con un libro sottobraccio.

Nel pavimento sono in evidenza le pietre che ricordano i resti di una precedente fondazione. Una leggenda racconta che qui l’Imperatore Federico Barbarossa avrebbe nascosto un tesoro dopo aver saccheggiato Milano.

Purtroppo non è sempre aperta. Merita di essere visitata di giorno per il panorama e ancora di più con il buio grazie all’ottima illuminazione

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