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La basilica di Pavia citata nel Paradiso di Dante

San Pietro in Ciel d’Oro è una delle più antiche chiese di Pavia costruita in epoca Longobarda.

Successivamente fu ricostruita in forme romaniche e insieme alla chiesa di San Michele rappresenta uno dei monumenti religiosi più ricchi di storia della città.

Tradizione vuole che la basilica di San Pietro in Ciel d’Oro sia stata fondata nel 700 d.c. circa dal re longobardo Liutprando per ospitare le spoglie di sant’Agostino.

La citazione di Dante

Sulla facciata della Basilica una lapide riproduce la terzina di Dante AlighieriLo corpo ond’ella fu cacciata giace giuso in ciel d’auro Ed essa da martiro e da esilio venne a questa pace” (Par. X,127-129).

Il sommo poeta fa riferimento alla sepoltura del filosofo romano Severino Boezio, qui fatto uccidere dal re ostrogoto Teodorico e sulla cui tomba sorse la Basilica paleocristiana di S. Pietro in Ciel d’Oro, così chiamata a causa della cupola interna tutta dorata.

Lapide con la citazione di Dante

Tomba di Liutprando

Alla sua morte Liutprando fu sepolto a Pavia nella chiesa di presso la chiesa di Santa Maria alle Pertiche, ma Ulrico abate di Ciel d’Oro dal 1169 al 1193, fece trasportare il suo corpo in San Pietro in Ciel d’Oro dove si trova ancora la sua tomba a fianco dell’ingresso destro della cripta.

Urna di Sant’Agostino

I resti del corpo di S. Agostino sono collocati dal 1900 sotto l’altare che fa da basamento all’Arca di marmo del XIV secolo.

L’urna di cristallo e bronzo dorato è inserita dentro l’urna argentea originaria, prezioso manufatto di oreficeria longobarda dell’VIII secolo; venne fatta eseguire dal re Liutprando quando nel 722 circa il Corpo di S. Agostino fu traslato a Pavia. 

Santa Rita

Nell’abside a destra c’è la Cappella di S. Rita da Cascia, detta santa degli impossibili, molto venerata dai fedeli a Pavia.

La pala d’altare e il paliotto in marmo con vari episodi della sua vita, su disegno dell’architetto Emilio Carlo Aschieri (1938), fu eseguita nel 1940 dallo scultore pavese Giovanni Scapolla. Davanti all’altare di S. Rita c’è un prezioso frammento di mosaico pavimentale romanico, datato alla fine dell’XI secolo, ritrovato nel 1885 e riportato a vista nella sua totalità e restaurato nel 2006.

Santa Rita per Pavia è come se fosse un’altra patrona. La festa di Santa Rita venne celebrata per la prima volta a Pavia nel 1930. La piazza San Pietro in Ciel d’Oro si riempie di bancarelle e la basilica apre le porte ai fedeli in arrivo da tutta la provincia.

Durante la festa si svolge il rito forse più caro ai pavesi, ossia la benedizione delle rose.

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