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Emergenza Coronavirus, l’Oasi di San’Alessio lancia l’appello per aiutare gli animali

L’Oasi di Sant’Alessio ha bisogno del nostro aiuto. L’Oasi, nata nel 1973, si sostiene esclusivamente tramite il contributo attivo dei visitatori, in mancanza di questi, non avrebbe più il necessario sostentamento economico.

In questo momento di grande emergenza sanitaria, precipitata alla riapertura del parco dopo la sosta invernale, si stanno esaurendo le esigue riserve per mantenere al meglio gli animali. Così la direzione del parco ha pensato ad una bella iniziativa per sostenere le varie attività: chi vuole può sostenere l’Oasi comprando un biglietto d’ingresso (15 euro adulti – 13 euro ridotto dai 3 ai 12 anni) che sarà valido per un anno, dal momento dell’acquisto.

Nei decenni, l’Oasi di Sant’Alessio ha mostrato, il valore e la forza dei suoi progetti di conservazione di molte specie autoctone come la reintroduzione del Martin Pescatore, della Cicogna, dell’Avocetta, dell’Upupa, dello Scoiattolo europeo, del Gruccione, di molte specie di Oche e Anatre selvatiche per non parlare del gheppio, e della Gru europea. Successi che sono il frutto di passione, lavoro e intuizioni messe in campo in 48 anni di ricerca e attività.

Noi abbiamo visitato l’Oasi ed è sicuramente un luogo che merita il nostro il aiuto!

Compra subito un biglietto sul sito ufficiale

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