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Il CNAO di Pavia si espande: un centro per curare i tumori unico al mondo

Il CNAO di Pavia (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica per il trattamento dei tumori con protoni e ioni carbonio) si espande.

E’ stato firmato nei giorni scorsi un accordo con Hitachi per l’acquisizione e l’installazione di un moderno impianto per protoni con tecnologia di ultima generazione che sarà ospitato in un nuovo edificio contiguo e integrato con quello già esistente.

L’inizio dei lavori per il nuovo edificio è in programma entro la fine del 2020 e la consegna dell’impianto all’inizio del 2023. La nuova area, che si svilupperà su due piani per un totale di circa 6000 metri quadri, comprenderà:

  • Un acceleratore di protoni
  • Una nuova sala trattamento con testata rotante (gantry ) per colpire il tumore da molteplici direzioni
  • Spazi legati all’accoglienza dei pazienti e alla loro preparazione alle terapie

CNAO è  l’unico centro italiano e uno dei 6 al mondo in grado di erogare l’adroterapia con protoni e ioni carbonio. Con questa espansione CNAO diventa l’unico centro di adroterapia al mondo a disporre sia di un sincrotrone per ioni multipli (protoni e ioni carbonio) che di un sincrotrone con gantry dedicato ai protoni.

Quali tumori si curano:

L’adroterapia è una forma avanzata ed evoluta di radioterapia, sviluppata per trattare i tumori non operabili e resistenti ai tradizionali trattamenti radioterapici. Se la radioterapia convenzionale utilizza raggi X o elettroni, l’adroterapia prevede principalmente l’uso di protoni o ioni carbonio.

Grazie alle loro caratteristiche fisiche i protoni, che sono 2000 volte più pesanti degli elettroni utilizzati nella radioterapia tradizionale ai raggi X e che hanno la caratteristica di rilasciare la loro energia in prossimità della massa tumorale risparmiando i tessuti sani circostanti. Sono molto indicati per il trattamento di tumori non asportabili chirurgicamente e resistenti ai raggi X, quali per esempio i melanomi oculari, i tumori solidi pediatrici, i tumori del tronco encefalico e del midollo, i tumori orbitari e i tumori affetti da sindromi genetiche.

La riduzione degli effetti collaterali che si ottiene grazie alla protonterapia è particolarmente importante nei pazienti giovani perché riduce in modo considerevole il rischio di sviluppare tumori secondari negli anni successivi alle cure.

(fonte: FONDAZIONECNAO.IT)

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